Storie

Salute e cura: la storia di Li

Li alla Casa ha trovato una famiglia amorevole, che si è presa cura di lei e della sua salute.

Nei suoi primi 11 anni di attività, allo sportello di tutela legale della Casa della Carità non era mai arrivata alcuna richiesta di cittadini cinesi. Questo fino alla metà del 2015, quando gli operatori hanno iniziato a registrare un fenomeno del tutto nuovo: l’arrivo, prima in piccoli numeri poi in modo sempre più consistente, di cittadini cinesi che si rivolgevano allo sportello legale della Casa per chiedere aiuto.

Tutti chiedevano sostegno nella presentazione della domanda di asilo politico in Italia, con la richiesta di protezione a causa delle persecuzioni a carattere religioso subite in patria. Tra le centinaia di cittadini cinesi arrivati in quel periodo c’era Li.

Anche Li, appena arrivata in Italia, si è subito rivolta allo sportello legale della Casa per presentare la richiesta d’asilo. Nel frattempo, riesce a trovare un lavoro e una stanza a Milano, dove inizia la sua nuova vita.

Li, che alla Casa ha trovato la cura di una famiglia

Sfortunatamente questo periodo positivo dura poco, perché dopo qualche tempo Li inizia a stare male e, in seguito ad alcuni accertamenti medici, scopre di avere un tumore piuttosto complicato.

Si rivolge quindi all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove si sottopone a un intervento chirurgico. Dovendo seguire delle terapie molto pesanti, Li non riesce più a lavorare. Per vivere, la donna spende tutti i suoi risparmi e non le rimane nulla per pagare l’affitto della stanza.

L’Istituto dei Tumori contatta allora la Casa della Carità, per chiedere se ci fosse un posto dove Li potesse stare mentre veniva curata. Gli operatori si attivano subito e Li viene accolta nella sede di via Brambilla, dove trova mediche e operatrici che si prendono cura di lei.

Affrontare una grave malattia da soli è molto dura e lo è ancora di più se si vive in un Paese straniero. Per questo, operatrici e operatori della Casa aiutano Zhao, il marito di Li, a raggiungerla in Italia.

In quel momento le terapie sembrano funzionare, Li sta meglio e riesce a tornare al lavoro. Anche Zhao trova un lavoro e insieme si trasferiscono in una casa nuova.

Una coppia unita, forte e tenace

Ma dopo qualche anno, nel 2022, il tumore di Li ricompare, in una forma ancora più grave. La donna smette di nuovo di lavorare, perché non riesce nemmeno a camminare. Zhao le rimane accanto, aiutandola in tutto e per tutto. E per la seconda volta Li e Zhao si ritrovano senza un soldo.

Sanno però che c’è un posto in città dove possono chiedere aiuto: richiamano l’avvocato Peppe Monetti e la dottoressa Gaia Jacchetti, i quali trovano loro un alloggio alla Fondazione. Li sta molto male, ma Zhao non la lascia mai sola e alla Casa può contare anche sul sostegno e la cura della dottoressa Jacchetti.

Dopo qualche mese, gli operatori della Casa della Carità contattano l’associazione CasAmica onlus e la coppia si sposta in un alloggio vicino all’Istituto dei Tumori, dove Li deve recarsi spesso per ricevere le cure. I due però rimangono sempre in contatto con Gaia. Li, ogni volta che la sente, le chiede come stanno i suoi figli e, quando sta abbastanza bene, le prepara anche degli ottimi ravioli cinesi.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Jacchetti che cosa l’ha colpita di questa famiglia e ci ha detto che per lei Li e Zhao rappresentano una coppia unita, forte e tenace e che non si arrende anche quando tutto va nel peggiore dei modi.

Non sappiamo come andranno le cose in futuro, ma ora Li e Zhao sono insieme e sanno di avere il supporto di una grande famiglia, che può prendersi cura di loro.

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[Foto di Kelly Sikkema su Unsplash]


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