Il Bilancio di sostenibilità della Casa della Carità si inserisce in un percorso deciso dal CdA nel 2014 con l’obiettivo di comunicare in maniera efficace le attività e i risultati della Fondazione a tutti i suoi stakeholder
Bilancio di sostenibilità 2021: una Casa in salute
Nel 2021, la Casa della Carità è ripartita. Dopo un 2020 in cui la pandemia aveva fortemente colpito molte delle sue attività, il 2021 è l’anno in cui la Fondazione è tornata ad aprirsi e crescere, arrivando ad aiutare 9.309 persone.
Certo, ci sono state anche delle difficoltà. Soprattutto quelle legate alla pandemia. La Casa della Carità che le ha affrontate, però, è una Casa in salute, che ha visto le sue attività crescere, le persone che aiuta aumentare, ma anche i suoi conti restare in ordine.

Forza e creatività: il 2021 della Casa visto dal presidente don Virginio Colmegna
Forza e creatività. Se penso al 2021, il secondo anno di pandemia che ci siamo ritrovati ad affrontare, queste sono le prime due parole che mi vengono in mente per descrivere l’operato della nostra Casa.
Non nascondiamolo: il 2021 è stato un anno intenso, complesso, segnato anche da momenti di debolezza. Eppure ciò che più mi è rimasto impresso è la motivazione di operatori e volontari, lo slancio con cui siamo “stati nel mezzo”, lo sforzo collettivo con cui sono state affrontate le difficoltà.
Nel 2020, con lo scoppio del Covid, la Casa non si è mai fermata. Abbiamo continuato a stare accanto ai più deboli, anche nei momenti più difficili. È indubbio, però, che con l’arrivo inaspettato del Coronavirus, le nostre attività, in parte si sono ridotte e in parte si sono concentrate sulle persone accolte dai nostri progetti di ospitalità residenziale.
Nel 2021, in tal senso, siamo ripartiti.

Approfondisci
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[L’immagine di apertura è di Giorgio Monopoli]