Il Bilancio di sostenibilità della Casa della Carità si inserisce in un percorso deciso dal CdA nel 2014 con l’obiettivo di comunicare in maniera efficace le attività e i risultati della Fondazione a tutti i suoi stakeholder
Bilancio di sostenibilità 2022: una Casa, nuove energie
Per la Casa della Carità il 2022 è stato un anno di evoluzione.
Come racconta questo Bilancio di sostenibilità, sono state riavviate tutte le attività di accoglienza che nel 2021 erano ancora sospese – come il servizio docce e la Scuola di italiano per stranieri – e sono partite nuove iniziative di accoglienza e aiuto, per rispondere a bisogni in continuo mutamento e alle emergenze causate dalle crisi vissute in questi ultimi due anni, come lo scoppio della guerra in Ucraina.
Abbiamo ricominciato a incontrarci in presenza in occasione delle iniziative culturali promosse dall’Accademia, come l’atteso ritorno in sala del SOUQ Film Festival dopo due anni di sospensione.
La Casa della Carità è quindi una Casa che evolve adattandosi ai nuovi contesti e si accinge ad affrontare le sfide che si presentano di volta in volta con una rinnovata volontà di sperimentare e innovare, per essere sempre nel mezzo.

Rinnovamento e partecipazione:
il 2022 della Casa visto da don Virginio Colmegna
In Casa della Carità finalmente si riparte, e si riparte con slancio. Dopo i tempi duri provocati dalla pandemia, nel 2022 ho colto nuovamente l’ebbrezza dell’inizio.
Un fermento che traspare fin dal rinnovamento organizzativo della Casa: Regaliamoci Futuro, progettato e avviato subito prima che la pandemia avesse inizio rappresenta soprattutto la volontà di esserci, insieme, in un’ottica di partecipazione, mantenendo saldi i principi, le scelte necessarie per generare sociale, la capacità di essere portatori di una cultura che parte dai più fragili, dagli scarti, non per abbandonarli, ma per ripartire da loro.
E ho visto un grande bisogno di tornare a guardarsi negli occhi, di ricostruire l’aspetto comunitario dell’operare, il sentirsi partecipi ad uno stesso progetto. Perché solo così è possibile accogliere le sollecitazioni delle difficoltà, mantenendo il carattere di prossimità che ci contraddistingue.
Don Virginio Colmegna
Presidente Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani” dal 2002 a febbraio 2023
Nuove emergenze e innovazione:
il 2022 della Casa visto da don Paolo Selmi
Ho letto con interesse il Bilancio di sostenibilità della Fondazione Casa della Carità, di cui ho avuto l’onore di
assumere la presidenza a febbraio 2023, su mandato dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
I dati che vi ho trovato raccontano di una realtà che, nonostante alcune fatiche legate alla crisi economica
seguita allo scoppio della guerra in Ucraina, è solida e mantiene saldo il suo impegno a fianco degli ultimi.
Un impegno che non è mai venuto meno e, anzi, anche in quest’ultimo anno è cresciuto per affrontare
nuove emergenze, come l’arrivo dei profughi ucraini, e per provare a mettere in campo soluzioni innovative
per rispondere ai bisogni della popolazione più fragile.
Don Paolo Selmi
Presidente della Casa della Carità da febbraio 2023

Approfondisci
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- Per consultare il Bilancio consolidato 2022 della Fondazione (versione ristretta), clicca qui.