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Advocacy

Io Accolgo

La campagna Io Accolgo nasce per rispondere a politiche sempre più restrittive per richiedenti asilo e migranti. La Casa della Carità è tra i promotori.

La campagna “Io accolgo” nasce nel giugno 2019 per dare una risposta forte e unitaria alle politiche sempre più restrittive adottate dal Governo e dal Parlamento italiani nei confronti dei richiedenti asilo e dei migranti (la “chiusura dei porti”, il “decreto Sicurezza” ecc.), che violano i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali e producono conseguenze negative sull’intera società italiana.

La campagna nasce su iniziativa di un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati, tra cui la nostra Fondazione, che conferma il suo impegno in questo ambito dopo le esperienze di “Ero straniero – L’umanità che fa bene” e “Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie“.

Grazie agli accordi con il Governo di Tripoli, la maggior parte delle persone che cercano di fuggire dalla Libia vengono intercettate in mare e riportate nei centri di detenzione libici. In tali centri, uomini, donne e bambini vengono detenuti in condizioni disumane e sottoposti a torture, stupri e violenze sistematiche. Come riconosciuto dall’Unione Europea, dall’ONU e dalla stessa magistratura italiana, la Libia non può in alcun modo esser considerato un “porto sicuro”, in generale e a maggior . in seguito all’esplosione del conflitto.

Contro “porti chiusi” e “decreto sicurezza”

D’altro canto, la percentuale di persone che muoiono nel tentativo di attraversare il Mediterraneo è drammaticamente aumentata, a causa del mancato intervento delle autorità italiane ed europee e degli impedimenti posti alle navi delle organizzazioni umanitarie che gestiscono operazioni di salvataggio in mare. Le poche persone soccorse e portate verso l’Italia si trovano poi di fronte alla politica dei “porti chiusi”: trattenuti per giorni senza poter sbarcare, oggetto di un ricatto del Governo italiano nei confronti degli altri Stati europei, dopo che lo stesso Governo si è opposto alla riforma del Regolamento Dublino che avrebbe consentito un’equa distribuzione dei richiedenti asilo a livello europeo.

Un flash mob di Io Accolgo a Milano

In seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto Sicurezza” è inoltre drasticamente peggiorata la situazione dei richiedenti asilo accolti in Italia. Il decreto ha infatti abolito la “protezione umanitaria”, con la conseguenza che decine di migliaia di richiedenti che vivono sul nostro territorio, tra cui anche cittadini stranieri che lavorano regolarmente e persone in condizioni di vulnerabilità, si troveranno senza un permesso di soggiorno, condannate all’emarginazione ed allo sfruttamento. In applicazione del decreto Sicurezza, inoltre, la maggior parte dei Comuni rifiutano la residenza ai richiedenti asilo, con conseguenze estremamente negative sui loro percorsi di inclusione.

Per una vera accoglienza

Il decreto è poi intervenuto pesantemente sul sistema di accoglienza. Molti titolari di protezione umanitaria, anche in condizioni di grave vulnerabilità, sono stati costretti a lasciare i centri d’accoglienza e abbandonati per strada. I richiedenti asilo, inoltre, non possono più essere inseriti nel sistema di accoglienza già denominato SPRAR, finalizzato a promuoverne l’inclusione e l’autonomia, ma vengono collocati in strutture di grandi dimensioni e prive di servizi fondamentali come i corsi di italiano, l’orientamento lavorativo e la mediazione interculturale.

Queste modifiche stanno avendo un impatto fortemente negativo sui territori, sia perché ostacolano l’inclusione sociale dei richiedenti asilo, sia perché stanno comportando la perdita del lavoro per migliaia di operatori dell’accoglienza. Sempre più frequenti, infine, sono le discriminazioni e i discorsi (istituzionali e non) che mirano a fomentare l’odio contro lo “straniero”, provocando un aumento delle violenze razziste e xenofobe.

Gli obiettivi di Io Accolgo

Attraverso una serie di azioni e iniziative a livello nazionale e locale, la campagna “Io accolgo” mira a:

  • dare voce e visibilità ai tanti cittadini che condividono i valori dell’accoglienza e della solidarietà e che vogliono esprimere il proprio dissenso rispetto alla “chiusura dei porti”, al decreto Sicurezza e in generale alle politiche anti-migranti, mettendo in rete le molte iniziative già attive e promuovendone di nuove;
  • cercare di “ridurre il danno” rispetto all’impatto del decreto Sicurezza, promuovendo reti territoriali di prossimità e mobilitando il maggior numero possibile di enti pubblici e del privato sociale affinché realizzino interventi di accoglienza, servizi di supporto all’inclusione sociale e azioni di tutela dei diritti, rivolti ai richiedenti asilo e titolari di protezione che, in seguito all’entrata in vigore del decreto Sicurezza e ai nuovi bandi CAS, restano esclusi dal sistema di accoglienza istituzionale e/o non hanno accesso ai servizi per l’inclusione;
  • promuovere il protagonismo dei migranti, affinché abbiano voce e visibilità in quanto soggetti attivi della battaglia per un’Italia solidale e accogliente;
  • avviare un dialogo con quei cittadini che non sposano esplicitamente le politiche anti-migranti, ma non riescono nemmeno a contrapporre una visione diversa, e che spesso si sentono disorientati o preferiscono scivolare nell’indifferenza.

Impegno nazionale e locale

La Casa della Carità è uno degli enti che promuovono la campagna Io Accolgo a livello nazionale, ma è anche impegnata a livello locale. In particolare, la nostra Fondazione è parte della segreteria di coordinamento del comitato milanese della campagna insieme a Acli Milano e Monza Brianza, Camera del Lavoro CGIL Milano e Caritas Ambrosiana.

A Milano, in particolare, è stato organizzato un flashmob di lancio della campagna a livello locale (vedi video sopra) il 3 ottobre 2019, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione e, nel febbraio 2021, è stato lanciato un appello per la chiusura del CPR, il centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli.

Contatti

Simona Sambatisimona.sambati@casadellacarita.org – 02 25935243

Sito internet: www.ioaccolgo.it 

Social media: FacebookInstagramTwitter

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