Diverse volte don Giampiero Alberti era stato presente alla Casa della Carità, partecipando agli incontri di dialogo interreligioso promossi dalla Fondazione. Il nostro ricordo.
Giovedì 5 settembre 2024 è scomparso don Giampiero Alberti, sacerdote ambrosiano che dal 1997 collaborava con il Servizio diocesano Ecumenismo e dialogo interreligioso, occupandosi in particolare del rapporto con l’Islam e le religioni orientali su mandato del cardinale Carlo Maria Martini.
E proprio in questa sua veste, diverse volte don Giampiero era stato presente alla Casa della Carità, partecipando agli incontri di dialogo interreligioso promossi dalla Fondazione, per esempio in occasione di Iftar, il momento della rottura quotidiana del digiuno durante il mese di Ramadan.
Di lui ci hanno sempre colpito non solo la competenza della fede e del mondo islamico, ma il fatto che questa competenza nasceva molto da relazioni personali. Era un tessitore di relazioni, un uomo di fraternità e di dialogo con tutti, che sapeva mettersi nel punto di vista dell’altro, togliendosi le proprie lenti. Gli interessava l’altro proprio per la sua unicità.
Ricordiamo le parole di un martire del dialogo, fratel Christian de Chergé – ucciso nel ’96, in Algeria insieme ad altri sei confratelli – che pensiamo molto vere anche per don Gampiero:
“Ecco che potrò, se piace a Dio, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i suoi figli dell’Islam come lui li vede, totalmente illuminati dalla gloria di Cristo, frutti della sua passione, investiti del dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre stabilire la comunione e il ristabilire la somiglianza, giocando con le differenze“.
[In apertura: uno degli incontri interreligiosi promossi alla Casa, cui aveva partecipato don Giampiero Alberti]