Comunicati stampa

La Casa della Carità a BookCity con “Parole di libertà”

La Fondazione milanese, il liceo “Luigi Cremona” e il Gruppo Carcere “Mario Cuminetti” promuovono l’evento pubblico che conclude un percorso sulla lettura ad alta voce, che ha coinvolto studentesse e studenti del liceo Cremona e che si è svolto all’interno del carcere di San Vittore nell’ambito di Biblioteche in Rete a San Vittore.

Milano, 10 novembre 2023 – In occasione di BookCity Milano 2023, nell’ambito del programma BookCity Scuole e Sociale, la Casa della Carità e il liceo scientifico “Luigi Cremona” insieme al Gruppo Carcere “Mario Cuminetti” promuovono l’evento pubblico “Parole di libertà”, che conclude un percorso formativo sulla lettura ad alta voce, che nei mesi scorsi ha coinvolto studentesse e studenti del liceo Cremona.

Il progetto ha avuto una durata di 6 mesi e si è articolato in una prima fase di formazione, seguita da una serie di incontri all’interno di San Vittore cui hanno partecipato studenti e insegnanti, che hanno svolto azioni di promozione della lettura nelle biblioteche dei diversi reparti della Casa Circondariale.

Martedì 14 novembre alle 18, presso l’auditorium della Casa della Carità (via Francesco Brambilla 10, Milano), studentesse e studenti mostreranno al pubblico gli esiti di questo progetto attraverso un reading.

«Questo progetto è una cura per l’anima, sicuramente una piccola esperienza, ma con un valore incalcolabile per le persone che vi hanno partecipato. Gli incontri tra detenuti e studenti hanno consentito di accorciare le distanze tra cittadini dentro le mura del carcere e cittadini che stanno fuori, facendoci diventare un gruppo unico, in cui senza imbarazzo e con molto rispetto e attenzione siamo riusciti a chiacchierare di qualsiasi argomento, spaziando dalla letteratura ai ricordi più difficili da raccontare», racconta Cecilia Trotto, responsabile della Biblioteca del Confine e conduttrice del laboratorio. 

E aggiunge: «Sono stata onorata di aver fatto parte di questo progetto, che si ripeterà anche nell’anno scolastico 2023-2024, e di aver avuto l’occasione, anche in questa edizione, di conoscere persone magnifiche e di aver contribuito, per qualcuno, a cambiare qualcosa, a ribaltare qualche prospettiva». 

“Parole di Libertà” a BookCity – Il contesto di San Vittore

Il progetto si colloca nell’ambito delle attività culturali di promozione dei libri e della lettura all’interno di San Vittore, come forma di partecipazione della comunità esterna all’attività trattamentale.

Nello specifico, questa azione fa riferimento alla ormai consolidata esperienza della Casa della Carità, dell’Associazione Gruppo Carcere Mario Cuminetti e degli enti di Biblioteche in Rete a San Vittore nello svolgere progetti all’interno della Casa Circondariale in collaborazione con alcuni licei milanesi, con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del carcere, dal punto di vista di chi internamente lo abita: detenuti, personale, volontarie e volontari.

Il progetto con le scuole

“Parole di Libertà” è un’azione sperimentale di formazione e promozione della lettura, che durante l’anno scolastico 2022-2023 ha coinvolto una classe quarta del Liceo Cremona in un percorso formativo sulla lettura ad alta voce e in azioni di promozione della lettura nelle biblioteche dei diversi reparti della Casa Circondariale.

Durante la parte formativa, attraverso una serie di giochi e analisi di testi e video e con prove pratiche pensate per attivare la partecipazione degli studenti, si intendeva accrescere e sviluppare le competenze di lettura di ragazze e ragazzi, al fine di portarli a mettere in pratica, nel corso degli incontri in carcere, il proprio know-how per sensibilizzare, avvicinare e promuovere la letteratura tra la popolazione detenuta.

«La scelta dei testi e delle letture è stata lasciata agli studenti, attraverso la guida e il sostegno degli operatori coinvolti, da una parte per promuoverne il più possibile la partecipazione, dall’altra perché più le attività sono in linea con gli interessi e le sensibilità dei ragazzi, più la riuscita delle letture e quindi del coinvolgimento dei detenuti e del valore che questo progetto rappresenta nell’ambito delle attività trattamentali del carcere è elevata», spiega ancora Cecilia Trotto.

Ecco il senso del progetto che emerge dalle parole degli stessi studenti che in maniera sintetica ed accorata sono riusciti meglio di tutti a sintetizzare il valore di questo progetto:

«Ciò che provo in modo più vivido è una grande soddisfazione per avere creato un’opportunità di confronto e alla creazione di un ambiente di ascolto reciproco».

«Sono sicuro che noi ragazzi del Liceo Cremona riusciremo a far uscire i pensieri che ci siamo scambiati al di fuori delle mura del carcere».

«Queste nostre righe possono solo sperare di dare voce a queste storie, così che possano ispirare riflessione e cambiamenti futuri».


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