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5 per mille (5X1000): COS’È, COME FUNZIONA E COME DONARLO

Tutto ciò che devi sapere sul 5X1000: cos’è, come funziona e come donare. Fai la tua scelta in modo consapevole: scopri come con la Casa della Carità.

Grazie al tuo sostegno la Casa della Carità può offrire un tetto, un letto, una doccia, un pasto, ma soprattutto ascolto e vicinanza a chi è più in difficoltà, a chi ha perso tutto per nutrire la speranza e la fiducia in una vita migliore.

Tra le modalità di sostegno alla Casa della Carità c’è anche il 5 per mille (5X1000), un gesto semplice e che non costa nulla, ma che per i più fragili è fondamentale. Basta indicare nella tua dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale 97316770151.

Leggi l’articolo e scopri di più sul 5×1000.

Che cos’è il 5X1000?

Il 5×1000 è la quota di imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) che lo Stato ripartisce alle organizzazioni non profit iscritte agli elenchi dell’Agenzia delle Entrate in base alle scelte espresse dai cittadini al momento della dichiarazione dei redditi.

Destinare il 5×1000 non costa nulla, è completamente gratuito e può fare del bene.

Cosa vuol dire donare il 5×1000?

Vuol dire destinare parte della quota di imposta sui redditi delle persone fisiche agli enti del terzo settore che svolgono attività socialmente utili, come le organizzazioni non profit, alle associazioni di volontariato, ma anche agli enti di ricerca scientifica. Questo significa che le quote destinate dai cittadini andranno impiegate nei progetti e nelle attività benefiche dell’ente scelto.

Quando è stato introdotto il 5×1000?

Il 5×1000 è stato introdotto con la finanziaria relativa al 2006 (art. 1, cc 337 – 340, L 266/05) per poi essere confermato dalle successive leggi finanziarie; nel 2014 è stato definitivamente stabilizzato (art. 1, comma 154, L 190/14).

Che differenza c’è tra 5×1000, 8×1000 e 2×1000

È facile fare confusione. Tutte e tre sono percentuali dell’Irpef che si possono donare. Non si escludono fra loro e non sono alternative: si possono esprimere tutte, senza aumenti d’imposta dovuta. 

  • Nel caso dell’8×1000 si può scegliere di donare una parte dell’Irpef una qualsiasi delle confessioni religiose che hanno raggiunto un accordo con lo Stato italiano. 
  • Invece, nel caso del 2×1000 si può scegliere di donare una parte dell’Irpef a una delle forze politiche iscritte nello specifico registro e che abbiano fatto richiesta di accedere alla ripartizione. 
  • Nel caso del 5×1000  i cittadini possono scegliere di donare una parte dell’Irpef agli enti del Terzo Settore (come la Fondazione Casa della Carità), enti della ricerca scientifica, universitaria, sanitaria, al Comune di residenza e alle associazioni sportive dilettantistiche.

Destinare l’8, 2 e il 5 per mille non è obbligatorio, ma non è nemmeno alternativo, quindi, il contribuente può liberamente anche scegliere di destinare al tempo stesso sia l’8 che il 2 che il 5×1000.

La donazione del 5×1000: come funziona

Chi può donare il 5×1000

Tutti i contribuenti possono donare il 5×1000! Il Modello 730, il modello Cu e il Modello Redditi (ex Unico) contengono una sezione dedicata al 5×1000, quindi tutti i contribuenti possono destinare il 5×1000.

A chi si può dare il 5 per mille 

  • Enti ed organizzazioni di volontariato, di cui fanno parte le ONLUS, cioè Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (come la Fondazione Casa della Carità), le cooperative sociali e i consorzi di cooperative sociali, le ONG, cioè organizzazioni non governative riconosciute ed iscritte all’Anagrafe unica delle ONLUS, gli enti ecclesiastici delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti o accordi, le associazioni di promozione sociale, le associazioni e fondazioni di diritto privato che operano, per esempio, nei settori riguardanti l’assistenza socio-sanitaria, l’istruzione, la beneficenza, la formazione, la tutela del patrimonio storico e artistico, ecc.
  • Enti della ricerca scientifica e dell’università cioè tutti quegli enti che si occupano di ricerca scientifica nei principali settori di sviluppo delle conoscenze.
  • Enti della ricerca sanitaria, cioè tutti quegli enti che svolgono attività di ricerca nel campo della medicina, per esempio per la cura di malattie come il cancro o malattie rare
  • Attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente, che possono essere, per esempio, di assistenza ad anziani, disabili, bambini, ecc.
  • Associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni, che offrono occasioni di praticare gli sport più diversi a tutte le fasce d’età della popolazione

Come si calcola il 5 per mille 

Il 5 per mille si calcola sulla base dell’imposta del reddito e il valore di questa quota non è altro che lo 0,5% dell’IRPEF. Se vuoi sapere a quanto ammonta il tuo 5 per mille, ti basterà dividere l’importo della tua imposta sul reddito per 1000 e moltiplicare il risultato per 5.

Puoi devolvere il tuo 5×1000 quando fai la dichiarazione dei redditi attraverso la tua firma nel riquadro denominato “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts […]” e inserendo sotto la tua firma il Codice Fiscale.

Scegli di destinarlo alla Fondazione Casa della Carità inserendo il C.F. 97316770151

Come donare il 5×1000: le scadenze

Queste sono le scadenze ordinarie da rispettare per il 2024

  • Per chi fa il 730 ordinario: entro il 30 settembre 2024 per chi lo presenta al sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato.
  • Per chi fa 730 precompilato: entro il 30 settembre 2024 per chi lo presenta direttamente all’Agenzia delle entrate e per chi lo presenta al sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato.

Il Modello Redditi (ex unico) dovrà essere presentato alla stessa scadenza del Modello 730, ovvero entro il 30 settembre di ogni anno. Questa scelta va a unificare due adempimenti che avevano un termine differente.

Cosa cambierà, nella pratica, per i contribuenti? Tutti i lavoratori, autonomi o dipendenti, avranno la medesima scadenza per procedere alla dichiarazione dei redditi, anche se avranno comunque modalità differenti, ovvero un Modello diverso con cui presentare queste informazioni.

Chi riceve il 5×1000: gli obblighi

Gli enti che hanno ricevuto i contributi del cinque per mille hanno l’obbligo di redigere un apposito rendiconto accompagnato da una relazione illustrativa dal quale risultino in modo chiaro, trasparente e dettagliato la destinazione e l’utilizzo delle somme percepite. Tali documenti devono contenere anche indicazione dell’eventuale accantonamento della somma percepita o di una sua parte.

Il rendiconto e la relazione devono essere inviati entro un anno dalla ricezione delle somme, e va trasmesso all’Amministrazione erogatrice dei contribuiti entro i successivi trenta giorni, via raccomandata A/R o PEC se beneficiari di almeno 20mila euro.

Cosa succede se non scelgo di destinare il 5×1000?

Se il cittadino sceglie di non donare il 5×1000, non ne trae alcun vantaggio in termini economici perché quell’importo rimane allo Stato insieme alla restante quota IRPEF che gli viene trattenuta. In pratica, va a finire nelle casse dello Stato insieme al resto delle tasse.

Come scegliere a chi donare il 5×1000?

Le possibilità sono molteplici, dalle associazioni di volontariato, alle associazioni e fondazioni riconosciute come la Fondazione Casa della Carità a quelle sportive dilettantistiche, e il cittadino non deve far altro che firmare nel riquadro della categoria scelta, indicando il codice fiscale del soggetto beneficiario che preferisce.

Vediamo nel dettaglio chi ha diritto al 5 per mille.

Il primo riquadro nel quale è possibile apporre la propria firma ha come oggetto il “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, C, lettera A del decreto legislativo 460 del 1997”. Destinatarie di questa donazione saranno quindi tutte le organizzazioni non a scopo di lucro iscritte nel registro. Le associazioni di questo tipo, non avendo il fine del guadagno, reinvestono gli utili interamente per scopi organizzativi. 

Tra i possibili beneficiari del 5×1000, quindi, troveremo le Onlus, cioè le organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Tra queste la Fondazione Casa della Carità.

Tra i possibili beneficiari del 5×1000, troveremo anche le organizzazioni di volontariato, cioè “ogni organismo liberamente costituito” che si avvale dell’attività di volontariato che “deve intendersi prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”.

Anche le Associazioni di promozione sociale rientrano nel gruppo del non profit. Queste associazioni sono nei fini e negli obiettivi perseguiti molto simili alle organizzazioni di volontariato dalle quali si differenziano per le possibilità di remunerare i propri soci e per la valenza mutualistica dei servizi.

Centinaia poi le cooperative sociali, anche queste facenti parte del mondo del non profit, a cui è possibile destinare il 5 per mille. Generalmente svolgono attività finalizzate ad offrire un servizio socio-sanitario o educativo, oppure forniscono attività di inserimento lavorativo, mettendo insieme l’attività solidaristica con una forma di impresa economica. Senza fine di lucro sono anche le fondazioni di diritto civile e di origine bancaria.

Da non dimenticare le Organizzazioni non governative (Ong) sono tra le non profit che ogni anno ricevono la maggior parte delle donazioni. 

Dona ora il tuo 5×1000 alla Casa della Carità!

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Destinare il tuo 5×1000 alla Fondazione Casa della Carità è un gesto di cuore e grande generosità. Significa tendere la mano a chi bussa alla porta di questa Casa in cerca di aiuto.

Destinando il tuo 5×1000 alla Fondazione Casa della Carità sosterrai le famiglie che vivono tra mille difficoltà, le persone anziane sole e con pochi mezzi, i bambini e gli adolescenti che hanno bisogno del tuo sostegno per crescere sereni, uomini e donne che hanno perso il lavoro e la casa, i più fragili che hanno necessità di cure mediche e psicologiche, i rifugiati da tutte le guerre e dalle calamità naturali. 

Donare il tuo 5×1000 è semplice e non costa nulla! 

Puoi devolvere il tuo 5×1000 quando fai la dichiarazione dei redditi attraverso:

  • Firma nel riquadro denominato “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts […]”
  • Inserisci sotto la tua firma il Codice Fiscale della Casa della Carità: 97316770151

Grazie ai fondi del 5×1000 ricevuti nel 2022, la Fondazione Casa della Carità ha potuto distribuire 18.567 pasti alle persone in difficoltà accolte ogni giorno e ha potuto garantire 199 ore di cure infermieristiche agli ospiti della Casa. 

Visita la nostra pagina dedicata al 5×1000 per saperne di più.


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