La Casa della Carità ospita circa 200 persone in difficoltà, tra famiglie e singoli, in 58 appartamenti distribuiti sul territorio di Milano.
Sul territorio di Milano, la Casa della Carità gestisce alcune 58 alloggi e appartamenti, ricevuti in donazione o in comodato d’uso, per accogliere persone e famiglie in difficoltà economica e sociale.
A chi sono rivolti
Gli appartamenti che la Casa della Carità gestisce sul territorio di Milano sono rivolti a:
- ex ospiti della Casa della Carità
- famiglie con difficoltà economiche e sociali
- famiglie che hanno subito uno sfratto
Alloggi per persone in difficoltà:
Con le persone o le famiglie accolte negli appartamenti che la Fondazione gestisce sul territorio di Milano, la Casa della Carità realizza progetti di accompagnamento sociale.
Le ospitalità offerte sono di diverso tipo:
- Ospitalità “in gratuità”
- Ospitalità in residenzialità sociale temporanea
- Progetto ” Abitare solidale”

Ospitalità “in gratuità”
In alcuni degli appartamenti a sua disposizione, la Fondazione accoglie alcuni suoi ex ospiti. Si tratta principalmente di giovani o famiglie che, dopo le dimissioni dal percorso di accoglienza in Casa della Carità, hanno bisogno ancora di un periodo di accompagnamento educativo, sperimentando al contempo un buon grado di autonomia.
Pur avendo un lavoro, infatti, queste persone non hanno a volte uno stipendio sufficiente per sostenere un affitto o l’acquisto di una casa.
Con loro, gli operatori della Casa continuano ad avere una relazione, proseguendo il lavoro educativo e di accompagnamento, che può comprendere:
- cura dell’appartamento
- inserimento lavorativo e mantenimento del posto di lavoro
- rafforzamento della propria rete sociale
- richiesta/rinnovo dei documenti
- gestione economica
- supporto dei minori nel percorso scolastico e formativo
- aiuti alimentari
Ospitalità in residenzialità sociale temporanea
Dal 2015, la Casa della Carità offre 35 posti letto per famiglie e singoli in appartamenti e alloggi che rientrano nel sistema di accreditamento per la Residenzialità Sociale Temporanea (RST) del Comune di Milano.
Di norma, il Comune invia la persona o la famiglia e, in accordo con i servizi competenti, si valuta se queste sono adatte a essere ospitate in un contesto di Residenzialità Sociale Temporanea, con un progetto di accompagnamento sociale.
Dal 2019, inoltre, la Fondazione ospita famiglie in difficoltà all’interno di 9 appartamenti, per un totale di 41 posti letto, messi a disposizione dal Comune di Milano, all’interno del servizio di RST. Il progetto è realizzato in ATI con la cooperativa sociale Tuttinsieme e il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà.
Con queste famiglie, il lavoro educativo verte soprattutto sul consolidamento della gestione dell’economia familiare.
Progetto “Abitare solidale” con l’iBVA
In collaborazione con l’iBVA – istituto Beata Vergine Addolorata, la Fondazione promuove il progetto “Abitare solidale”, che accoglie in RST 8 nuclei familiari in altrettanti appartamenti, collocati in una zona centrale della città.
Si tratta di famiglie che hanno subito uno sfratto e che, in media, sono ospitate per 12 mesi. Spesso per questi nuclei, la mancanza di una casa è solo la punta dell’iceberg di problemi sociali più profondi. Come la mancanza di lavoro o i conflitti familiari o la vera e propria violenza domestica. Per questo, durante il periodo di ospitalità vengono accompagnati dal punto di vista educativo, nel consolidamento della stabilità familiare con la mediazione degli educatori, nel risparmio economico.
Il contesto dove si svolge questo progetto è vissuto come un condominio solidale, con tanto di riunione condominiale, momenti di scambio tra famiglie, legami che nascono tra bambini e ragazzi.
Al termine dell’accoglienza, i nuclei sono pronti per l’autonomia abitativa: la maggior parte ottiene una casa popolare, mentre altre riescono ad accedere al mercato privato, in affitto o comprando una casa.
Scopri di più
Se sei in difficoltà e vuoi saperne di più sui servizi di accoglienza e ospitalità della Casa della Carità, visita la pagina “Possiamo aiutarti?”.