La Casa ha aderito al presidio “Per il lavoro e la dignità oltre le sbarre”, per denunciare la situazione dell’UIEPE di Milano
Anche la Casa della Carità ha partecipato al presidio di lunedì 14 aprile, promosso da Cgil Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, FP Cgil Milano e Osservatorio Carcere e Territorio per richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione dell’UIEPE – Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Milano.
Il presidio è nato dalla necessità di denunciare le condizioni insostenibili in cui si trovano a operare lavoratrici e lavoratori dell’UIEPE, alle prese con una grave carenza di personale che incide direttamente sulla qualità del servizio, sulla tenuta deontologica della professione e sull’efficacia della rete con gli altri enti e istituzioni coinvolti nei percorsi di giustizia.
Le criticità, ormai strutturali, si ripercuotono anche sui diritti delle quasi 6.700 persone in misura alternativa o di comunità affidate all’ufficio (dato aggiornato al 31 dicembre 2024), le cui opportunità di reinserimento sociale vengono fortemente compromesse da ritardi, anche di anni, nell’avvio dei percorsi previsti.
Nonostante alcune recenti segnalazioni di miglioramento nei tempi di convocazione per i colloqui preliminari, rimane urgente un intervento strutturale che garantisca, da un lato, condizioni di lavoro dignitose per il personale e, dall’altro, servizi efficaci per le persone sottoposte a misure alternative.
La sede dell’UIEPE di Milano, già dichiarata “sotto sfratto”, presenta problemi di sicurezza e salubrità, aggravati dalla mancanza di strumenti tecnologici adeguati. A questa situazione si somma l’emorragia continua di personale, non compensata dalle insufficienti immissioni in ruolo.
«Il ruolo dell’UIEPE è centrale nell’attuazione del principio costituzionale che assegna alla pena una funzione rieducativa – dichiarano le organizzazioni promotrici – ma senza investimenti strutturali sul personale e sulle condizioni operative, si rischia di rendere inefficace ogni percorso di inclusione e reinserimento sociale».
Al presidio hanno aderito anche numerose realtà del territorio impegnate sul fronte dei diritti e del reinserimento. Oltre alla Casa della Carità:
- Antigone Lombardia
- Associazione Comunità Il Gabbiano
- Auser Milano
- CNCA Lombardia
- Contina Coop sociale
- Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione
- Unione degli Universitari (UDU)
- CS&L Consorzio Sociale
L’elenco delle adesioni è in aggiornamento.