9.046 persone aiutate e 465 ospitate. 4.272 donne, uomini e minori hanno usufruito dei servizi diurni e 4.580 persone sono state seguite sul territorio cittadino. 70 le iniziative culturali organizzate, che hanno visto la partecipazione di 3.403 persone. Tutto questo grazie a 144 lavoratrici e lavoratori, 139 volontarie e volontari e a 21.867 donatrici e donatori
Milano, 15 luglio 2025 – Sono state 9.046 le persone (5.112 uomini, 2.652 donne e 1.282 minori) aiutate nel 2024 dalla Casa della Carità. Di queste, 465 sono state ospitate nella sede di via Brambilla e in tutte le altre sedi cittadine; 4.272 hanno usufruito dei servizi diurni della Fondazione (centro di ascolto, docce e guardaroba, sportello legale, cura della salute) e 4.580 sono state seguite sul territorio. 70 le iniziative culturali organizzate, che hanno visto la partecipazione di 3.403 persone.
Sono i principali numeri che emergono dal Bilancio di Sostenibilità 2024 della Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”, che ha potuto offrire le sue attività di accoglienza e cultura grazie a 144 lavoratrici e lavoratori, 139 volontarie e volontari e a 21.867 donatrici e donatori.
Afferma il presidente della Fondazione don Paolo Selmi: «Dentro queste pagine c’è la restituzione del lavoro quotidiano della Casa, per cui ringrazio operatrici e operatori, volontarie e volontari. Ma la Casa non è solo chi la abita, chi ci lavora e chi offre il suo tempo come volontario. Casa della Carità è anche quella comunità di persone che la frequentano e la abitano con la loro curiosità e il loro desiderio di incontro: i ragazzi delle scuole, le aziende, le parrocchie, i gruppi scout. La Casa sono anche donatrici e donatori, che con il loro generoso sostegno fanno sì che si possano realizzare tante attività e progetti. Continuiamo a camminare insieme, con speranza e determinazione, perché nessuno resti ai margini».
Per il direttore generale della Fondazione Maurizio Azzollini, «Il 2024 è stato un anno di avanzamento, in continuità con il passato. Si sono rafforzati quei progetti che mettono al centro la persona, la salute e il territorio, come Arcturus*, iniziato nel 2022. E si sono consolidati i progetti di accoglienza di famiglie provenienti da situazioni di conflitto – Afghanistan, Ucraina, Gaza – per i quali abbiamo costruito un modello che stiamo proponendo alle istituzioni cittadine. Queste famiglie, infatti, stanno vivendo sempre negli stessi appartamenti, pur passando da una prima accoglienza in emergenza nel sistema CAS a un’accoglienza di secondo livello all’interno del SAI fino, per alcune di loro, al pagamento di un affitto calmierato alla fine del progetto. Avere la possibilità di rimanere sempre nello stesso posto, consente loro di radicarsi sul territorio e, per esempio per i bambini, significa non dover cambiare scuola con il passaggio da un progetto all’altro».
«Sul versante culturale – dice ancora Azzollini – siamo orgogliosi del lavoro che attraverso la Biblioteca del Confine portiamo avanti con le scuole milanesi, dai nidi alle superiori. Un lavoro che nel 2024 si è arricchito di nuove progettazioni, a cui teniamo molto, perché pensiamo che lavorare con le cittadine e i cittadini di domani sia fondamentale per costruire cittadinanza e inclusione sociale».
Nel 2025 il percorso del Bilancio di sostenibilità si arricchirà della valutazione di impatto sociale della Fondazione, che permetterà di percepire con maggiore chiarezza la capacità della Casa di trasformare risorse e competenze in valore condiviso non solo per i suoi ospiti, ma anche per la comunità, le istituzioni e i donatori, rispondendo alle sfide sociali con modelli di intervento che mettono la dignità della persona al centro.
Accoglienza
Nel 2024 il numero delle persone ospitate è stato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, mentre le cifre relative alle attività diurne sono condizionate dalla riorganizzazione interna dei servizi di accoglienza diurna. Mentre fino al 2023 il Centro di ascolto della Casa svolgeva anche la funzione di orientamento per gli esterni, dal 2024 queste persone sono prese in carico dal “Malabrocca”, lo spazio di accoglienza e orientamento dei servizi diurni della Fondazione.
A crescere sono invece i numeri dello Sportello di tutela legale e dello Sportello per la residenza anagrafica Residenza-Mi. Nel primo caso, c’è stato un aumento delle persone seguite del 21,65% rispetto al 2023, trainato dalle richieste legate al flusso migratorio dal Perù, cominciato nel 2022. Nel 2024 il numero di persone peruviane che ha chiesto supporto legale è triplicato rispetto al 2023, raggiungendo le 947 persone. Erano state 363 nel 2023 e 162 nel 2022.
Lo sportello per la residenza anagrafica – ResidenzaMi ha registrato una crescita del 128% (da 1.827 a 4.164), grazie anche alla messa online di una nuova piattaforma informatica che ha reso più semplice la prenotazione degli appuntamenti. A contattare lo sportello sono persone, italiane e straniere, che non hanno un posto dove poter stabilire la residenza e per questo non accedono a quei diritti fondamentali e basilari che consentono di essere cittadini a pieno titolo. Per molte di loro, avere una residenza fittizia ha rappresentato una base di partenza per avviare un percorso di cittadinanza, perché, per esempio, grazie all’iscrizione anagrafica hanno potuto avere accesso alla graduatoria per l’ottenimento di una casa popolare.
Cultura
Il 2024 è stato un anno di consolidamento ed evoluzione anche per l’Accademia della Carità che, attraverso il lavoro con le scuole e con il territorio della Biblioteca del Confine, momenti di riflessione e dibattito pubblico e il SOUQ Film Festival, concorso cinematografico internazionale promosso dalla Casa, restituisce alla comunità l’operato della Fondazione.
Da segnalare, l’aumento del 60% le persone seguite dai laboratori terapeutici socializzanti e riabilitativi “MigrArte”. Da un lato, questo è stato possibile grazie all’ampliamento del ventaglio di attivitàproposte a supporto dei percorsi di inclusione e cura dedicati agli ospiti della Casa, che comprendono laboratori di arteterapia, teatroterapia, fotolinguaggio e sport; dall’altro lato, grazie all’interazione sempre più stretta con le attività diurne, che ha permesso di rivolgere queste attività anche a persone che non abitano in Casa della Carità, quali ospiti di docce e guardaroba e del centro diurno per persone anziane del quartiere.
Anche la Scuola di italiano per stranieri, interamente portata avanti da volontari, ha visto aumentare il numero dei partecipanti, che sono passati dai 129 del 2023 ai 207 del 2024, segno di un desiderio crescente di sentirsi parte della comunità, di migliorare la conoscenza dell’italiano per trovare lavoro e per avere una speranza di vivere meglio.
Bilancio economico positivo
Nel 2024 il bilancio della Fondazione ha registrato un risultato positivo (+ € 101.393,30), in linea con quello del 2023. Si conferma quindi il trend di crescita iniziato nel 2014. Inoltre, per il terzo anno consecutivo il volume ha superato i 6 milioni di euro, arrivando a sfiorare i 7 milioni.
Lo scorso anno, il 54,4% delle attività della Casa è stato sostenuto dalle donazioni di privati cittadini e dai contributi di enti e fondazioni, come Fondazione Cariplo che sostiene la Casa fin dalla nascita, consentendo alla Fondazione di rispondere alle richieste di aiuto più complesse, che non sono accolte dai servizi istituzionali e in convenzione, e di sperimentare soluzioni innovative di ospitalità.
*Il Progetto “Arcturus – Struttura di prossimità per la grave marginalità a Milano” è un modello sperimentale per la salute e l’inclusione delle persone più vulnerabili, attuato, tra il 2022 e il 2024, da una partnership di dieci enti del Terzo settore, di cui capofila è Fondazione Casa della Carità, su mandato di Regione Lombardia ATS Milano Città Metropolitana