Nel 2023 la Casa della Carità ha risposto alla fragilità crescente della città metropolitana di Milano.

Accoglienza

Nel 2023 la Casa della Carità ha aiutato 11.597 persone in difficoltà (il 27,9% in più rispetto all’anno precedente), rispondendo a una fragilità crescente emersa nel contesto dell’area metropolitana della città di Milano.

E lo ha fatto attraverso il consolidamento di tutte le sue attività: da quelle più storiche, come il centro di ascolto, a quelle che si sono strutturate negli ultimi anni, come l’accoglienza in emergenza delle famiglie rifugiate.

Servizi come il centro diurno, le docce e il guardaroba, lo sportello di tutela e consulenza legale, la scuola di italiano, hanno visto crescere il numero di persone accolte e aiutate.

Da una parte questa crescita è purtroppo il sintomo di un aumento delle persone che nella città di Milano e nell’area metropolitana vivono in condizioni di difficoltà economica e di emarginazione sociale.

Dall’altra parte, aver accolto un numero crescente di richieste di aiuto racconta anche di una Casa che, grazie alla spinta di Regaliamoci Futuro e ad alcune lezioni apprese durante la pandemia, ha saputo riorganizzare le proprie attività di accoglienza diurna per poter dare una risposta positiva a queste richieste.

Tra gli interventi di più recente avvio, abbiamo visto stabilizzarsi e rafforzarsi l’accoglienza in emergenza delle famiglie rifugiate. Attività nata per rispondere all’improvviso arrivo in Italia dei profughi afghani nel 2021, fuggiti dal loro Paese a seguito del ritorno al potere dei talebani, è cresciuta nel 2022 con la presenza dei profughi della guerra in Ucraina e oggi risulta maggiormente strutturata, offrendo un’accoglienza residenziale e percorsi verso l’autonomia a persone di diversi Paesi, richiedenti asilo o che hanno ottenuto lo status di rifugiato.

L’anno scorso, inoltre, è stato l’anno del progetto Arcturus, sperimentazione di una struttura di prossimità per la grave marginalità a Milano. Progettato nel 2022, le attività operative di presa in carico e cura sono entrate nel vivo proprio nel 2023.

Accademia

Un certo consolidamento si può osservare anche nelle attività culturali: abbiamo assistito infatti ad un completo ritorno in presenza di eventi ed iniziative, che hanno visto crescere la partecipazione del pubblico, e ad un rinnovato rapporto con le scuole di ogni ordine e grado, grazie al quale alunni e studenti sono stati coinvolti con entusiasmo nelle attività della Biblioteca del Confine e del Centro Studi SOUQ, partecipando ad importanti occasioni di formazione e di dibattito.

La Casa della Carità si conferma inoltre al centro del dibattito pubblico. Le 61 iniziative culturali promosse dalla Fondazione, cui hanno partecipato oltre 4.100 persone, hanno dato spazio, in particolare, a questi temi:

  • immigrazione, accoglienza e inclusione;
  • fragilità sociale, disuguaglianze e diritti sociali che, prendendo spunto dalla relazione quotidiana con le persone in difficoltà aiutate dalla Fondazione, accompagna da sempre le riflessioni della Casa della Carità;
  • la promozione di una cultura inclusiva per tutti, a partire dalle persone detenute ed alle persone con disabilità.
  • ecologia integrale e sviluppo sostenibile

Approfondisci

Per consultare il testo completo del Bilancio di sostenibilità 2023 della Casa della Carità, clicca qui.