Nel 2021, la Casa della Carità è riuscita ad aiutare di più, in un anno ancora difficile. E le attività culturali sono tornate in presenza

Accoglienza

Nel 2021, la Casa della Carità è riuscita ad aiutare di più. 

Il conto totale di uomini, donne e bambini che nel 2021 hanno trovato uno dei sostegni che la Casa della Carità offre è stato superiore anche a quello del 2019, del pre-pandemia: 9.309 persone.

È un risultato importante perché il 2021, per l’Accoglienza, è stato ancora un anno difficile, segnato fortemente dal Covid-19. Ma anche un anno di ripartenza.

Perché, pur tra difficoltà e fatiche, la pandemia non ha più bloccato tutto, come durante il primo lockdown. Anzi, è stata affrontata con risposte ormai collaudate, ma anche con progetti innovativi. 

Perché è continuato Regaliamoci futuro, il percorso di riprogettazione dell’azione sociale e degli spazi della Casa della Carità.

Perché sono partite anche nuove attività, come l’ospitalità residenziale dei profughi afghani, fuggiti dopo il ritorno dei talebani al potere nel paese.

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Accademia

Nel 2021 le attività dell’Accademia della Carità si sono adattate al nuovo contesto post-pandemico, unendo momenti in presenza e incontri da remoto. Il numero dei partecipanti alle iniziative in presenza è tornato a crescere, dopo che nel 2020 aveva toccato, per forza di cose, un minimo storico. 

Le 58 iniziative culturali promosse dalla Fondazione hanno dato spazio, in particolare, questi temi:

Approfondisci

Per consultare il testo completo del Bilancio di sostenibilità 2021 della Casa della Carità, clicca qui.